Il cervello e' una macchina lenta. molto lenta, che non ha niente a che fare con la volocità con cui noi ci costringiamo a vivere, il cervello non e' organizzato per inseguire i ritmi del tempo in cui viviamo e da qui lo stress; ma perche' si genera lo stress negativo ? ci avete mai pensato?
In gran parte per la frustrazione di non riuscire a raggiungere tutto quello che vorremmo fare.
Tutto e' dominato dalla velocita' ma ci chiediamo perche' corriamo tanto?
per arrivare dove ?
nell'interesse di chi?
" I'm late , I'm late ....
ma sara' un imbroglio il modello che la societa' del multitasking vuole passarci ?
forse avra' degli effetti collaterali che noi tutti conosciamo bene?
lo stress, i disturbi di ansia e gli attacchi di panico che caratterizzano il nostro tempo?
la bulimia dei consumi e l'anoressia dei valori ...l'abbiamo tutti davanti agli occhi !
" Siamo nel periodo della follia razionale.. dello schiavo felice che ha l'illusione di avere tutto ma ha perso la liberta' di poter vivere il proprio tempo a suo piacimento"
Questa triste decadenza dell'animo umano inizio' con "L'Ozio e' il padre dei vizi..."
mai frase fu piu' ingannevole; osservando la nostra societa' vedo formiche operaie che credono di lavorare per il proprio interesse ma faticano per mettere via il pane che servira' per inverni che non gli appartengono per padroni che si nascondono cosi' bene nell'ombra da risultare inesistenti ..
Non abbiamo tempo per pensare e quindi compriamo spinti da impulsi irrefrenabili di assaporare anche solo per un attimo il piacere , cercando il piacere nel posto sbagliato rimaniamo delusi e piu' tristi di prima con in mano quel niente che la smania di avere non afferrera' mai..
QUINDI FERMIAMOCI e cerchiamo di essere presenti a noi stessi
IL NUOVO VERO LUSSO E' LA LENTEZZA
Creare una cultura della lentezza
Come ho gia' detto parlare di quanto siamo impegnati e' diventato una norma culturale, spesso e' la prima cosa che diciamo in segno di saluto, capita anche a me, e non penso sia il punto di partenza ideale per iniziare una conversazione, quando non sappiamo cosa dire ci lamentiamo.. di questo questo di quello , ci avete mai fatto caso come lamentarsi di qualcosa sia il modo piu' semplice per rompere il ghiaccio in una stanza piena di persone che non conosci?
Ma la vera domanda e' come sarebbero le nostre vite se la smettessimo di usare lamentele insensate come forma di connessione con gli altri?La lamentela insensata prosciuga le nostre energie e aumenta il carico mentale di coloro che ci ascoltano senza fornire nessun valore in cambio.
Non dico che non dobbiamo esprimere le nostre opinioni o i nostri dssenzi , non sarebbe giusto , credo solo che prima di parlare ed esprimerci dobbiamo riappropriarci del tempo per pensare , per riflettere e rielaborare , anche sui social dove tutto e' molto veloce e immediato e spesso espresso per slogan pensati da altri ! ( badate bene lo dobbiamo a noi stessi prima che agli altri).
Penso semplicemente che dovremmo, come comunita' chiederci quanto quello che stiamo dicendo sia un valore aggiunto per gli altri o se stiamo facendo solo rumore..
Alla fine, se vogliamo dare il benvenuto alla lentezza, alla vita semplice, penso che dovremmo sentirci a nostro agio con il silenzio.
Il silenzio crea lo spazio di cui abbiamo bisogno per riflettere sui nostri pensieri, in modo che quando parliamo aggiungiamo valore e non disordine mentale.Dobbiamo creare CONFINI costruttivi fra noi e il resto del mondo, i confini creano spazio: spazio per il riposo, spazio per la riflessione, spazio per relazioni significative e molto altro ancora.
I confini sono il modo con cui ci assicuriamo che ci sia tempo, energia e denaro per le cose che contano di piu', e senza di essi e' difficile finire esausti e sopraffatti.
Quando valorizziamo il nostro tempo e creiamo dei confini diamo modo agli altri di fare lo stesso.
Chiedi a te stesso come fare
Fermati e poniti delle semplici domande:
Di cosa ho bisogno per sentirmi meglio
In questo momento qual'e' la scala delle mie priorità?
Cosa provo?
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